La parte finale dello spettacolo prevede un ensemble vocale, costituito dalle 5 alle 20 voci circa. Per la costituzione e preparazione di tale insieme, si propone dunque un laboratorio che precede lo spettacolo. I temi del laboratorio sono l'ascolto, il silenzio, il corpo e la voce, affrontati, da una parte, secondo le linee della Fisiologia Vocale Applicata di Lichtenberg® (Istituto für Gesang-und Klangkunde, Lichtenberg, Deutschland) sviluppata da Gisela Rohmert e, dall'altra, secondo le riflessioni sull'ascolto attuate nella musica contemporanea (Futuristi italiani, Pierre Schaeffer e John Cage) rielaborate dagli studi sul paesaggio sonoro di Murray Schafer. Il laboratorio è pratico, secondo un approccio esperienziale: ascolto, vivo, provo, rifletto, in un percorso circolare che va dalla percezione alla riflessione e viceversa. Tale training vocale per La voce di Pitagora è aperto a tutti, professionisti e non professionisti, ed è tenuto da Emiliano Battistini. I dettagli organizzativi sono stabiliti di volta in volta con l'istituzione che ospita lo spettacolo.
Nel corso del tempo hanno
partecipato:
Amos Lazzarini, Fabrizio
Loffredo, Valentina Gessaroli, Sofia Mazzanti, Laura Fabbri, Andrea
Donati, Simone Mussoni, Michele Tomasetti, Luca Brunone, Barbara
Bugli, Isabella Harder, Anna Baccarini, Chiara Antolini, Chiara
Siligardi, Elisa Pacei, Maurizia Mancini, Elisa Tosi, Grazia Paletti,
Marco Gazzoni, Catherine Hug, Licia Elementi, Cristina Alfano,
Valeria Candoli, Veronica Dadi, Pasha Caraman, Lucrezia Ripalti. Si
ringraziano Armida Loffredo e Linda Hermes.
